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Visualizzazione dei post da luglio, 2023

Fermatevi! Siete ancora in tempo!

Il prossimo 31 luglio è all’ordine del giorno del Consiglio Comunale l’approvazione definitiva del Piano Strutturale e del Piano Operativo. Come è noto, i nuovi piani prevedono consistenti previsioni edificatorie nel Pian di Ripoli e in collina, non supportate da alcuna necessità della popolazione. Il dimensionamento è stato ridotto, ma ciò che rimane è comunque una quantità consistente che verrà attinta dai metri quadri da costruire previsti dai piani precedenti e non utilizzati. Tuttavia, quelle previsioni risalgono al 2015 e a loro volta confermano previsioni risalenti al Piano Strutturale del 1999.  Nell’arco di 24 anni, però, tante cose sono cambiate: la popolazione è ulteriormente diminuita, il mercato immobiliare è in crisi e soprattutto in questi ultimi anni i cambiamenti climatici si sono fatti sentire con crescente intensità, come stiamo sperimentando ormai quotidianamente. Anche nel nostro territorio gli eventi estremi non sono più un’eccezione, ma sono desti...

Grazie, Professore

Non c’è stato Comitato o Associazione che non abbia chiesto un consiglio su un “questione complicata” al prof. Angelo Baracca. Chi voleva aggiornamenti da divulgare sulla questione del nucleare, sulla crisi climatica, sulla guerra o altro ancora, c’era Angelo disponibile. Lui sapeva tutto, era aggiornato su tutto, leggeva tutto, soprattutto dai media esteri e soppesava tutte le informazioni in modo critico. Abbiamo fatto così anche noi de L’A.R.C.A. quando abbiamo voluto affrontare un tema di estrema attualità, come i cambiamenti climatici, e riportarlo all’attenzione dei cittadini di Bagno a Ripoli. Il prof. Baracca, già sofferente, ha comunque dato la sua ampia disponibilità ed è intervenuto, da remoto il 5 maggio scorso, offrendoci la sua relazione sul tema “ Più veloce del previsto: impatti climatici e punti di non ritorno nel sistema Terra ” che possiamo leggere su questo link . Ora, il Professore se n’è andato.  A tutti i compagni e le compagne, a tutti gli ...

I frutti del parco di Ripoli: le susine sono mature!

Nel Parco di Ripoli le susine sono mature! Frutti piccoli ma gustosi, prodotti dai vari susini ancora presenti, ultima testimonianza del Pian di Ripoli “pomaio di Firenze”. La  soddisfazione di mangiare un frutto staccandolo dall’albero è ormai sempre più rara, ma ancora sperimentabile nel Parco da tutti… se ognuno lascia qualcosa agli altri, si intende! Ci vadano i nostri assessori e assaggino! Potranno rendersi conto di cosa si rischia di perdere ed avere quindi un incentivo in più per preservare questa splendida area naturale.

Meglio secchi che curati. La triste storia dei nostri giovani alberi.

Ci risiamo, arriva l'estate e gli alberelli piantati da poco inevitabilmente seccano. E pensare che sostituivano altri alberelli seccati l'anno scorso.  Ponte a Niccheri Questo accade sulla pista ciclabile per Sorgane ma non sono un caso isolato, accade troppo spesso nei nostri giardini. La gestione del verde pubblico è veramente indegna, considerata l'importanza vitale degli alberi nell'assorbimento dei gas serra e nella mitigazione degli effetti del riscaldamento globale, grazie alla loro ombra. Quanto tempo ci vorrà per avere degli alberi cresciuti che possano dare i loro effetti benefici, se li si lascia seccare tutte le estati? E cosa succederà nel nuovo parco di Ripoli se ne verranno piantati di nuovi dopo aver tagliato i vecchi? Avremo il deserto al posto dello splendido bosco di adesso? Amministratori, pensateci bene. Pista ciclabile Pieve-Sorgane Grassina

No alla base nato a Rovezzano!

Apprendiamo con grande preoccupazione l’annuncio di collocare il quartier generale permanente della Multinational Division South della NATO presso la caserma Predieri di Rovezzano. Condividiamo in particolare le preoccupazioni espresse dalla Rete democratica fiorentina (di cui fanno parte varie associazioni fra cui ARCI, ANPI, CGIL, GIURISTI DEMOCRATICI, LIBERTÀ E GIUSTIZIA) sui rischi di un aumento della presenza militare in una zona abitata, in un contesto geopolitico instabile come il presente, nel quale la NATO è impegnata in vari fronti bellici ed ha assunto i connotati di una organizzazione non più difensiva, ma aggressiva. Questa improvvisa implementazione della caserma, decisa senza un reale coinvolgimento della popolazione, è un ulteriore tassello della conversione degli stati dell’Unione Europea, nata con l’intento di favorire la pace fra i popoli, in potenze belliche appiattite ai voleri della NATO e degli Stati Uniti, in spregio al ripudio dell...