Passa ai contenuti principali

Sicurezza stradale a Bagno a Ripoli: un problema ancora aperto


A Bagno a Ripoli il nuovo anno è iniziato decisamente male per la sicurezza stradale, aprendosi nel modo più tragico il 10 gennaio con l’investimento mortale ad Antella di Eloy Baca Eslava, all’incrocio fra via delle Brigate Partigiane e via Carnia, in zona con limite di velocità a 30 km/h e passaggi pedonali evidenziati.
Via Roma, zona Arco del Camicia
Fra gli altri incidenti avvenuti in seguito, ricordiamo quello vicino a Capannuccia (scontro auto / moto all’incrocio con via di Scolivigne in prossimità di un cartello del limite di velocità a 40 km/h) e quello nel centro abitato di Vallina, con un’auto che si è ribaltata colpendo fortunatamente solo alcune auto in sosta.
Atro investimento mortale purtroppo a Grassina, sempre in pieno centro abitato in via Chiantigiana, dotata anche lì di segnaletica orizzontale e verticale con limite di velocità.

Nonostante gli interventi eseguiti, quindi, la sicurezza stradale è un problema drammaticamente ancora aperto e i casi indicati dimostrano che non è sufficiente migliorare la segnaletica e ridurre i limiti di velocità, occorrendo sistemi di dissuasione più efficaci costituiti da maggiori controlli, anche con dispositivi di rilevazione delle infrazioni.
Via Roma, zona Arco del Camicia

Il problema, comunque, riguarda tutto il territorio e questo vale anzitutto per la via Roma, dove gli interventi per la moderazione del traffico, che hanno riguardato principalmente la segnaletica e i limiti di velocità, non hanno dato grandi risultati, come era prevedibile, e non hanno risolto i problemi di sicurezza nel centro del Capoluogo e nella zona fra Croce e La Fonte.

A nostro parere, a Bagno a Ripoli sicurezza e migliore qualità della vita si potranno ottenere solo con la Zona 30, perché alla riduzione del limite di velocità si accompagnerebbero interventi per allargare i marciapiedi e collocare altri ostacoli fisici che effettivamente costringerebbero gli automobilisti a ridurre la velocità e renderebbero il centro più vivibile, evitando la necessità di realizzare la dispendiosa e devastante variantina.

Nel tratto di via Roma fra l’Arco del Camicia e La Fonte, invece, rimane il problema di tutelare l’incolumità di coloro che abitano nelle case che fronteggiano la via Roma; la strada infatti è stretta fra le case ed un muro pericolosamente inclinato, che accentua il restringimento, e non vi è lo spazio per due corsie vere e proprie.
Se due auto si scambiano in quel punto, quindi, manca lo spazio per i pedoni ed una persona che esce di casa rischia di essere travolta.

Qui la soluzione può essere una sola ed è quella proposta da locale comitato di cittadini: allargare la strada dal lato del muro oggi pericolante (che ben può essere ricostruito in pietra per salvaguardare le caratteristiche storiche e paesaggistiche della strada) per ricavare due corsie di m. 2,75 ciascuna ed un marciapiede nel lato delle case.

Bozza di progetto realizzata da Massimo Zucconi per il Comitato locale dei cittadini. 

Le dimensioni delle corsie ridotte rispetto a quanto previsto dalla normativa si giustifica con la presenza della successiva strettoia dell’Arco del Camicia che creerebbe un eccesivo imbuto se le corsie fossero a norma; circostanze particolari possono giustificare deroghe alle dimensioni prescritte.

Essendo ora ammissibili gli autovelox anche nelle aree urbane, nel tratto in questione può essere installato anche un dispositivo di tipo Velocar dal più ampio raggio di azione e meno ingombrante, unico strumento per ottenere una effettiva riduzione della velocità.

In un primo tempo, il Comune aveva proposto di allargare leggermente la strada per realizzare un marciapiede lato muro (inutile per chi abita nelle case di fronte), ma poi ha optato per un percorso pedonale dietro alle case, peraltro con un tracciato definito solo su cartografia non aggiornata e senza tenere conto dello stato delle proprietà private; così congegnato, però, il percorso non serve certo a proteggere l’incolumità di chi abita lungo la strada.
Altro autovelox dello stesso tipo, deve essere installato anche nel successivo rettilineo dopo l’incrocio con via del Bigallo per ridurre la velocità delle auto che provengono da Osteria Nuova.

Il comitato di cittadini ha cercato di avviare un confronto con il Comune su queste proposte, al momento senza esito, a parte la promessa di un autovelox di tipo tradizionale su quest’ultimo rettilineo.
Problemi legati alla velocità, non risolti con la nuova segnaletica, si registrano anche ad Osteria Nuova, dove sarebbero auspicabili bande rumorose agli ingressi della frazione.

Rilevante è anche il problema delle così dette “fermate della morte”, ovvero quelle fermate dei mezzi pubblici poste a filo della carreggiata e prive di un idoneo spazio per le persone che aspettano; esempi si trovano a Meoste e ad Osteria Nuova in direzione Firenze.
In questo secondo caso, potrebbe essere valutato lo spostamento della fermata nella vicina aiuola dell’incrocio con via Lazzeri (zona chiamata “i Paloni”), che assicura spazio per tutti coloro che aspettano sia i mezzi pubblici che lo scuolabus.

A Vallina, invece, il problema segnalato dai cittadini è l’elevata velocità e il mancato rispetto del semaforo posto al centro del paese, oltre al degrado in cui versano i marciapiedi; anche qui, i cittadini chiedono vanamente da tempo il rifacimento dei marciapiedi e i dispositivi di rilevazione delle infrazioni e non si capisce perché il Comune non abbia provveduto, come ha fatto a Capannuccia nel pericolosissimo tratto di via di Tizzano in prossimità della scuola.

Al di là di quest’ultima eccezione, quindi, i cittadini rimangono esposti a situazioni di pericolo ed i recenti tragici episodi dovrebbero costituire uno stimolo ad intervenire prima possibile.
La nostra Associazione si batterà quindi perché il problema della sicurezza stradale venga risolto efficacemente; a tal fine, invitiamo tutti i cittadini a segnalarci altri gravi problemi di sicurezza stradale, in modo che la nostra azione sia più ampia ed efficace.

Commenti

Post popolari in questo blog

Il consumo di suolo in diretta: come scompare un oliveto

Alla fine ci siamo; sono in corso i lavori di consolidamento del versante, propedeutici ai lavori di costruzione di 18 nuovi appartamenti in via Lazzeri ad Osteria Nuova, previsti dal Piano Attuativo approvato nel 2019 in un contesto collinare di pregio, dove si è iniziato a distruggere un’oliveta fino a pochi mesi fa abitata da molti animali selvatici, anche appartenenti a specie protette. Ciò comporterà lo stravolgimento dell’assetto idrogeologico della collina e tutti sappiamo le conseguenze che potrebbero derivare dalla impermeabilizzazione con cemento ed asfalto di un altro pezzo del nostro territorio. Il nubifragio verificatosi alcuni mesi fa in questa zona ce le ha mostrate: enormi quantità di acqua che si riversano su strade e case ed ingrossano pericolosamente i torrenti. Ormai è assodato il legame tra cambiamenti climatici, e quindi alluvioni e frane, e il consumo di suolo, così come è assodato il fatto che siamo in un paese in piena emergenza demografica in quanto le nascite...

Archeologia a Bagno a Ripoli: i reperti del Centro viola la riporteranno agli antichi splendori?

  Non aveva suscitato particolare scalpore nel 2021 la notizia che nel cantiere del Centro Sportivo della Fiorentina erano stati trovati dei reperti archeologici; solo qualche cenno al ritrovamento di alcuni oggetti e di varie tombe e costruzioni. Probabilmente, la frenesia di avere velocemente il Centro Sportivo più grande d’Europa ha fatto sì che la questione venisse sbrigata frettolosamente per coprire tutto prima possibile e andare avanti con i lavori. Ed è passata quasi in sordina, nel luglio 2023, la conferenza del Funzionario della Soprintendenza Giroldini che presentava i risultati delle ricerche condotte nel “Pian di Ripoli”, evitando accuratamente ogni riferimento al Centro Sportivo; ma proprio in quel periodo Bagno a Ripoli era imbandierata a festa per accogliere i giocatori della squadra viola che iniziavano il ritiro proprio nel Centro Sportivo, quindi non era certo il caso di perdersi dietro a questioni archeologiche. Adesso invece si scopre che questi ritrovamenti pr...

Archeologia: un primo bilancio

Dopo i due incontri pubblici che abbiamo organizzato sul tema dell’archeologia, possiamo fare un primo bilancio. Sia l’incontro di sabato 16 a Prim.OLIO su olivi ed olio ai tempi degli etruschi e dei romani, sia l’incontro di giovedì 21 sulle testimonianze archeologiche del nostro territorio hanno avuto una buona partecipazione di persone che hanno dimostrato interesse. Carlotta Cianferoni e Massimo Casprini, che ringraziamo, hanno fatto interventi molto interessanti, contribuendo a far conoscere alla popolazione le principali emergenze archeologiche, per cui ci possiamo ritenere soddisfatti. Fra l’altro, in mezzo alle nostre due iniziative si è casualmente inserita la presentazione dei ritrovamenti archeologici nell’area del Centro Sportivo della Fiorentina, per cui il tema dell’archeologia nel nostro territorio ha tenuto banco per quasi una settimana. Da questi tre eventi si possono già trarre alcune indicazioni. Da un lato, abbiamo i siti riportati alla luce già da molti ...