Passa ai contenuti principali

Non esiste più la mezza stagione: registrazione degli incontri


Nel mese di maggio si è svolto il ciclo di incontri, promosso da L'A.R.C.A. in collaborazione con il Consorzio LaMMA, sul cambiamento climatico. 

Assieme agli esperti che sono intervenuti durante le tre giornate,  abbiamo affrontato vari aspetti e conseguenze del cambiamento climatico, inoltre abbiamo discusso anche di quali potrebbero essere le azioni preventive, singole e collettive, da poter mettere in campo. 

Siamo molto felici dell'attenzione e dell'interesse che questi incontri hanno suscitato e ciò ci dà conferma di quanto sia necessario parlare e diffondere la conoscenza su questi temi. 

Vista la grande richiesta di poter rivedere gli incontri, qui sotto potete trovare i link alle registrazione del 12 e del 19 maggio. Purtroppo il primo incontro del 5 maggio, non è al momento disponibile per difficoltà tecniche, ma se ci fossero sviluppi positivi, aggiungeremo anche quello. 

Intervento: Gianni Messeri, Consorzio Lamma – CNR IBE

Interventi: Giulio Betti, Consorzio Lamma – CNR IBE, Dott. Franco Cerchiarini, Regione Toscana Settore Forestazione, Mar. Ca. Andrea Pini, Comandante Stazione CC Forestali San Casciano

Ringraziamo tutte le persone che hanno partecipato e collaborato all'iniziativa e vi diamo appuntamento alle prossime iniziative de L'A.R.C.A.! 

Commenti

Post popolari in questo blog

La primavera agli scavi di Bagno a Ripoli

                       Arriva la primavera, l’erba cresce e arrivano le prime fioriture. Le immagini che pubblichiamo mostrano quindi un bel quadretto primaverile del nostro territorio. Peccato però che sotto questo bel prato con i primi fiori ci sia l’area archeologica di Bagno a Ripoli, coperta sì da un bel tappeto ma non più visibile. Ci impegneremo affinché i reperti archeologici tornino ad essere leggibili, ma vien da pensare che presto questa potrebbe essere l’unica area verde rimasta a Bagno a Ripoli, visto che quelle esistenti nei dintorni saranno presto occupate da costruzioni e infrastrutture, e l’area avrebbe allora un duplice valore archeologico, perché anche l’erba, i fiori e gli alberi saranno testimonianze di un passato ormai scomparso.                                        

Archeologia: un primo bilancio

Dopo i due incontri pubblici che abbiamo organizzato sul tema dell’archeologia, possiamo fare un primo bilancio. Sia l’incontro di sabato 16 a Prim.OLIO su olivi ed olio ai tempi degli etruschi e dei romani, sia l’incontro di giovedì 21 sulle testimonianze archeologiche del nostro territorio hanno avuto una buona partecipazione di persone che hanno dimostrato interesse. Carlotta Cianferoni e Massimo Casprini, che ringraziamo, hanno fatto interventi molto interessanti, contribuendo a far conoscere alla popolazione le principali emergenze archeologiche, per cui ci possiamo ritenere soddisfatti. Fra l’altro, in mezzo alle nostre due iniziative si è casualmente inserita la presentazione dei ritrovamenti archeologici nell’area del Centro Sportivo della Fiorentina, per cui il tema dell’archeologia nel nostro territorio ha tenuto banco per quasi una settimana. Da questi tre eventi si possono già trarre alcune indicazioni. Da un lato, abbiamo i siti riportati alla luce già da molti ...

Perché fermare il consumo di suolo

Il documento che segue, redatto da L'A.R.C.A. , Italia Nostra e Firenzeintralice Aps, è stato recentemente inviato al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio Comunale di Bagno a Ripoli. * * * Quando negli anni ’80 i Verdi di Bagno a Ripoli si battevano contro la cementificazione del territorio ripolese era per mettere in evidenza non solo il danno ambientale ma anche le storture della rendita fondiaria. Quando un’amministrazione pubblica, in questo caso il comune, rende edificabile un terreno agricolo ne aumenta il valore; si pensi che il valore al metro quadro di un terreno agricolo da 10 euro può salire fino a 1000 euro. Il proprietario, così, si arricchisce senza aver speso una goccia di sudore e senza pagare tasse per il plusvalore che questo comporta: una profonda ingiustizia sociale oltre che un danno ambientale ed erariale. Noi oggi abbiamo ulteriori motivi per controbattere le nuove edificazioni: il danno ambientale che il consumo di suolo implica e il decremento demografico ...