Passa ai contenuti principali

Nuovi cartelli nel parco di Ripoli


Sin dalla sua nascita nel 2020, la nostra associazione si è occupata del Pian di Ripoli e in particolare delle aree che rischiano di essere stravolte dagli interventi edilizi previsti dai nuovi strumenti urbanistici e dell’area destinata a parco, collocata fra i Ponti, la Pieve e Sorgane.


Il progetto del nuovo parco rischia di cancellare preziose testimonianze del passato agricolo e specie vegetali degne di essere conservate, inserendo strutture che ne altererebbero la naturalità.

Visto che questo rischio è sempre più concreto, con il progetto esecutivo già approvato dalla Giunta, il 1 maggio abbiamo collocato alcuni cartelli nel parco che segnalano piante, luoghi e percorsi che a nostro parere meritano di essere conservati: i gelsi monumentali, gli aceri campestri (utilizzati per dare sostegno alle vigne), gli alberi da frutto e i fossi, testimonianza del passato agricolo; il bosco di olmi, il canneto, le querce, specie vegetali più significative; i sentieri storici.


Basta guardarsi intorno: l’area è già un parco, basta ripulirla dai rifiuti abbandonati e dalle piante infestanti, dando nuova vita e nuovo valore a questi elementi e per questo noi li abbiamo segnalati con i cartelli.

Con la speranza che tutti possano affezionarsi a loro, aiutandoci a difenderli.

Bagno a Ripoli, lì 3 maggio 2023







Commenti

Post popolari in questo blog

La primavera agli scavi di Bagno a Ripoli

                       Arriva la primavera, l’erba cresce e arrivano le prime fioriture. Le immagini che pubblichiamo mostrano quindi un bel quadretto primaverile del nostro territorio. Peccato però che sotto questo bel prato con i primi fiori ci sia l’area archeologica di Bagno a Ripoli, coperta sì da un bel tappeto ma non più visibile. Ci impegneremo affinché i reperti archeologici tornino ad essere leggibili, ma vien da pensare che presto questa potrebbe essere l’unica area verde rimasta a Bagno a Ripoli, visto che quelle esistenti nei dintorni saranno presto occupate da costruzioni e infrastrutture, e l’area avrebbe allora un duplice valore archeologico, perché anche l’erba, i fiori e gli alberi saranno testimonianze di un passato ormai scomparso.                                        

Archeologia: un primo bilancio

Dopo i due incontri pubblici che abbiamo organizzato sul tema dell’archeologia, possiamo fare un primo bilancio. Sia l’incontro di sabato 16 a Prim.OLIO su olivi ed olio ai tempi degli etruschi e dei romani, sia l’incontro di giovedì 21 sulle testimonianze archeologiche del nostro territorio hanno avuto una buona partecipazione di persone che hanno dimostrato interesse. Carlotta Cianferoni e Massimo Casprini, che ringraziamo, hanno fatto interventi molto interessanti, contribuendo a far conoscere alla popolazione le principali emergenze archeologiche, per cui ci possiamo ritenere soddisfatti. Fra l’altro, in mezzo alle nostre due iniziative si è casualmente inserita la presentazione dei ritrovamenti archeologici nell’area del Centro Sportivo della Fiorentina, per cui il tema dell’archeologia nel nostro territorio ha tenuto banco per quasi una settimana. Da questi tre eventi si possono già trarre alcune indicazioni. Da un lato, abbiamo i siti riportati alla luce già da molti ...

Mobilità (in)sostenibile

Il tram sta arrivando a Bagno a Ripoli! I lavori stanno procedendo a ritmo incalzante e la tranvia sta iniziando a prendere forma. Siamo convinti che per affrontare seriamente il problema dell’inquinamento atmosferico e della congestione del traffico non bastino le sole auto elettriche; occorre un servizio di trasporto pubblico rapido, efficiente, capillare ed affidabile negli orari, che sia efficace anche nel ridurre l’impatto del traffico pendolare proveniente da Val di Sieve, Chianti e Valdarno. È evidente poi che il mezzo di trasporto prescelto non deve avere impatti ambientali negativi sin dalla sua realizzazione per non vanificare anche in parte i benefici che porta. Purtroppo i lavori della tranvia per Bagno a Ripoli hanno già messo in evidenza significativi danni ambientali: nel Pian di Ripoli i 700 m. di tranvia sono stati ottenuti nel nostro territorio al prezzo di cancellare vaste aree verdi per deposito, parcheggi scambiatori e capolinea. Riguardo a quest’ultimo, ...