Pero in fiore, via Granacci |
Invece, un tempo nel Pian di Ripoli ve ne erano molti ed erano assai apprezzati: si racconta, infatti, che al momento della loro fioritura il Piano si mostrava dalla collina come imbiancato da una nevicata fuori stagione tanta era la diffusione di questi alberi da frutto.
Si tratta di una pianta molto vigorosa, a fioritura e maturazione precoci. Il frutto, con polpa bianchissima fine e delicata, molto succosa e zuccherina, abbastanza piccolo, di forma piriforme regolare, matura tra la fine di giugno e la prima decade di luglio. È di sapore gradevole quando la buccia è ancora verde, diventa squisito al momento in cui l’epidermide vira al giallo, prima di passare abbastanza velocemente alla fase di ammezzimento verso fine luglio.
Pero in veste invernale |
La pera gentile è una cultivar di origini antiche presente nel territorio fiorentino da oltre cento anni e veniva coltivata a Bagno a Ripoli, Impruneta e Scandicci. La troviamo segnalata anche nelle opere di Micheli e Targioni Tozzetti, oltre ad essere raffigurata nei cataloghi dipinti dal Bimbi.
La ridotta coltivazione è data anche alla sua scarsa conservabilità che ne relega la diffusione ai soli mercati locali, tuttavia questa varietà è inserita nell’elenco per la tutela e la valorizzazione delle razze e varietà locali (L.R. n°64/04).
Per tutta la storia e bellezza che questa pianta porta con sé e quale ultimo baluardo di un Pian di Ripoli che non vogliamo veder scomparire sotto i nostri occhi, sarebbe bello se anche le ultime piante sopravvissute fossero tutelate, valorizzate e curate come meriterebbero.
Commenti
Posta un commento