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L’A.R.C.A. per la sicurezza stradale e la riqualificazione del centro di Bagno a Ripoli

 Nel maggio del 2021, l’Associazione l’A.R.C.A. discute la situazione di Via Roma, nel cuore dell’abitato di Bagno a Ripoli, e delibera un’azione dimostrativa, l’invio al Sindaco Casini di una richiesta di Zona 30 e una raccolta firme.

Il volantino del flash mob

 L’idea prende spunto da episodi di pedoni investiti (una anziana signora e un ragazzino delle medie) proprio su Via Roma e dallo stato della strada, spoglio e limitato a via di comunicazione, che la rende poco gradevole e pericolosa.  L’intento è quello di procedere per passi chiedendo al Comune una Zona 30 (anche sperimentale), per poi proseguire con una riqualificazione della zona con alberature ed arredi urbani. Un progetto simile era già stato proposto su via Roma -ma nel Comune di Firenze- tra il Bandino e Piazza di Badia a Ripoli (adesso in gran parte realizzato), configurando quindi una possibile continuità e coerenza degli interventi.

Vengono quindi decisi due “flash mob” che si tennero la mattina del 5 maggio e il pomeriggio del 7 maggio, corredati da un banchino informativo con esposta la richiesta di Zona 30 al sindaco, un volantino e i fogli per la raccolta firme per la richiesta di Zona 30.

Il flash mob consiste nell'attraversare in fila indiana con i cartelli in mano le strisce su via Roma all'altezza del Bar Mario e davanti all'enoteca per diversi minuti. Operazione da ripetere ogni 15-30 minuti, coinvolgendo le persone che si dimostrano favorevoli alla Zona 30. I cartelli vengono allestiti  sul posto e chi aderisce può prepararselo da solo inventando il proprio slogan.

La proposta di A.R.C.A.
La proposta di A.R.C.A.

Le Zone 30 si stanno diffondendo rapidamente negli ultimi ann
i in molte città italiane quali Torino, Olbia, Parma, Bologna. La misura serve a far abbassare il rischio di incidente poiché “le possibilità di un pedone di sopravvivere a un impatto con un’auto che procede a 50 km/h vanno dal 15% al 50% dei casi, mentre se la velocità scende a 30 km/h le chance di sopravvivenza salgono al 90/95%. E stiamo ancora a discutere?” (fonte)

Ma non solo: con le Zone 30 è oramai dimostrato che il commercio al dettaglio ne guadagna, che diminuisce l’inquinamento acustico e dell’aria, che si crea uno spazio pubblico più inclusivo per tutti, anche anziani, bambini e disabili, soprattutto se si aggiungono verde e arredi urbani. Sempre più comuni si attrezzano per arrivare a rendere tutto il territorio comunale o gran parte di esso a velocità 30km/h, attraverso prima di tutto la realizzazione di una campagna di comunicazione rivolta ai cittadini, pilastro fondamentale di qualsiasi intervento sullo spazio pubblico che possa avere successo. (fonte)

Un momento del flash mob

 Le firme raccolte dall’A.R.C.A. nel 2021 furono circa 100, ma soprattutto interessante è stato il confronto con i cittadini che si fermavano a dialogare, i quali spesso erano preoccupati per la velocità delle macchine su via Roma e da tempo, chi in un modo chi in un altro, cercavano di chiedere interventi alla amministrazione comunale.

Dall’interessamento che i cittadini hanno dimostrato, L’A.R.C.A si fece l’idea che l’iniziativa era stata sentita e risultata molto utile.


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