Non c’è alcun dubbio che il nostro sistema climatico, una volta sostanzialmente “stabile”, stia ormai diventando sempre più “instabile”. Su questo punto anche gli scettici e i negazionisti più convinti o interessati stanno concordando per l’evidenza dei fatti. Quello su cui si dibatte, più o meno strumentalmente, sono le cause, la durata di questa evoluzione e la possibilità degli umani di rimediare o adattarsi ai nuovi equilibri. Questo dibattito non è né banale né puramente ideologico, perché dietro ad esso ci sono precise conseguenze pratiche sulle attività economiche dell’uomo e quindi sull’attuale “sistema di sviluppo”. Da una parte c’è chi, senza considerare le conseguenze pratiche, davanti agli evidenti rischi già presenti, chiede di interrompere drasticamente le attività maggiormente responsabili del cambiamento climatico e il conseguente sistema di sviluppo; dall’altra ci sono gli interessi economici di chi vive o di chi si arricchisce anche oltre ogni limite di decenza su tal...
Associazione Ripolese per la Cultura dell'Ambiente