Non è infrequente incontrare cittadini del Comune di Bagno a Ripoli che non hanno mai sentito parlare delle Gualchiere di Remole, o ne hanno qualche confusa notizia. Nessuno è profeta in patria, nemmeno un Opificio industriale per la lavorazione della lana posato, da qualche secolo, sulla sponda sinistra dell’Arno. La sua posizione, lontana da Firenze, fu il frutto di una completa riconversione dell’economia produttiva della Città, che delocalizzò la lavorazione dei panni di lana per non subire ulteriormente danni, come quelli provocati dall’alluvione del 1333, con la distruzione delle strutture di lavoro su piattaforme prossime alle mura di cinta. L’Arno è creatura capricciosa, non ama farsi imbrigliare e, ogni tanto, esce dai margini alla ricerca di disastrose espansioni. A questa esigenza si univano questioni di quella che oggi chiameremmo “salute pubblica”: rumore dei martelli, cattivo odore dei materiali per l’infeltrimento dei panni, condussero a soluzioni più funzionali ed i...
Associazione Ripolese per la Cultura dell'Ambiente