L’A.R.C.A. – Associazione Ripolese per la Cultura dell’Ambiente condanna fermamente l’azione illegale dello Stato di Israele, che ha intercettato e abbordato le imbarcazioni della Global Sumud Flotilla in acque internazionali, costringendole a cambiare rotta e trattenendo gli equipaggi, pur essendo lo scopo della spedizione soltanto quello di portare pacificamente aiuti umanitari alla popolazione palestinese della striscia di Gaza. Questa deprecabile azione rientra nell’ambito dell’illegittimo blocco navale attuato dal governo israeliano, teso ad impedire l’arrivo di aiuti umanitari nella striscia di Gaza, contribuendo alla crisi alimentare e sanitaria che affligge la popolazione. L’associazione condanna altresì il genocidio e gli altri gravi crimini internazionali perpetrati da anni dallo Stato di Israele ai danni del popolo palestinese, ormai accertati e riconosciuti come tali da tutti gli organismi internazionali. Condanna infine la complicità del governo italia...
Il documento che segue, redatto da L'A.R.C.A. , Italia Nostra e Firenzeintralice Aps, è stato recentemente inviato al Sindaco, alla Giunta e al Consiglio Comunale di Bagno a Ripoli. * * * Quando negli anni ’80 i Verdi di Bagno a Ripoli si battevano contro la cementificazione del territorio ripolese era per mettere in evidenza non solo il danno ambientale ma anche le storture della rendita fondiaria. Quando un’amministrazione pubblica, in questo caso il comune, rende edificabile un terreno agricolo ne aumenta il valore; si pensi che il valore al metro quadro di un terreno agricolo da 10 euro può salire fino a 1000 euro. Il proprietario, così, si arricchisce senza aver speso una goccia di sudore e senza pagare tasse per il plusvalore che questo comporta: una profonda ingiustizia sociale oltre che un danno ambientale ed erariale. Noi oggi abbiamo ulteriori motivi per controbattere le nuove edificazioni: il danno ambientale che il consumo di suolo implica e il decremento demografico ...